Il terremoto in Abruzzo dell'inizio di aprile ha fatto passare questa notizia in secondo piano, ma la DigitalGlobe ha acquisito lo scorso 5 aprile questa singolare immagine, immortalando il lancio di un razzo a lunga gittata da parte della Corea del Nord.
Se n'è parlato molto perchè questo razzo ha sorvolato il Giappone, creando preoccupazioni a livello internazionale e spingendo il Consiglio di sicurezza dell'Onu a convocare una riunione d'emergenza.
I media nordcoreani avevano detto che stavano lanciando un satellite per trasmettere canzoni rivoluzionarie.. ma gli Usa e la Corea del Sud hanno detto che non è stato lanciato nulla in orbita, e si pensa invece che sia stato un vero e proprio test missilistico.
Peccato che dall'immagine non si capisca di che tipo di razzo si tratti.. certo è che ormai non si può nemmeno lanciare un missile in pace senza che qualche satellite ti becchi. E poi dicono la privacy..
martedì 28 aprile 2009
domenica 26 aprile 2009
Il mio seminario è differente
La scorsa settimana sono stato a Cagliari per un'altra tappa di Space4City. Sono tornato a casa con alcune belle immagini e sensazioni, dal calore con cui sono stato accolto dagli amici sardi che ho incontrato in questi due giorni, alle tante persone che hanno partecipato al seminario di venerdì, e mi va di condividerli qui.
E' stato simpatico il commento di un partecipante, ad esempio, che parlando dell'evento ha detto: "mi aspettavo una cosa più commerciale, ed invece è stato molto interessante".
Io ho sorriso. E' la stessa cosa che mi sento dire da quelli che leggono questo blog. Avrò sbagliato mestiere?
Scherzi a parte, sono contento che si sia colto l'approccio didattico del seminario.
Il motivo principale per cui organizziamo da anni eventi come "La città a 1 metro" e oggi "Space4City", infatti, è diffondere il sapere.
Suona presuntuoso? Tanto piacere.
Io credo che il valore di questo seminario itinerante stia nel fatto che presentiamo concetti, e non prodotti. Raccontiamo quali satelliti ci sono in orbita e come sono fatti i dati che si possono ottenere, come si usano, e cosa ci si può fare. E di alcuni dei satelliti di cui parliamo, mica abbiamo la distribuzione. Ma non sarebbe onesto non citarli.
E poi raccontiamo quali applicazioni si possono realizzare, e nel farlo ovviamente usiamo ERDAS Imagine ed ER Mapper, ma chi c'era - a Cagliari come nelle tante altre città in cui siamo stati - racconterà che non si è vista una demo di prodotti software, bensì s'è parlato molto dei risultati dell'elaborazione dei dati e del significato di questi risultati.
Organizzare eventi gratuiti e formativi come questo rientra in una politica che portiamo avanti da anni, e che ci ha visto pubblicare su internet il Corso di Telerilevamento On-Line, così come il minisito di Guida alla scelta delle Immagini satellitari, e tutto ciò che si trova nella sezione di auto-formazione sul nostro sito web.
Diffondere il sapere, appunto. Aiutare questo mercato a crescere, prendere consapevolezza del potenziale ma anche dei limiti dei dati di Osservazione della Terra.
E poi c'è un aspetto da non trascurare: in eventi di questo tipo, io presento il punto di vista dell'industria.
E' vero, ci sono altri appuntamenti di carattere scientifico che parlano di progetti innovativi, dei modi più vari di usare i dati da satellite per farci l'impossibile... Chi partecipa a Space4City, però, sa che Planetek Italia gli spiegherà quali sono i problemi che quotidianamente si affrontano quando si lavora in questo campo, e come risolverli. Quali sono i dati che effettivamente servono, e come si fa per averli. Quali sono gli strumenti disponibili per processare questi dati, e che limiti hanno. Tanta concretezza, insomma, senza false promesse.
Concludo con un paio di indicazioni utili. A chi mi ha chiesto dei video che abbiamo proiettato, suggerisco di guardarsi tutti i post di questo blog con l'etichetta Video e ciucciarseli a piacimento: se li pubblico qui, vuol dire che si possono scaricare (basta citare i copyright o la fonte quando si usano, mi raccomando!).
Ritornerò sull'evento di Cagliari in un prossimo post perchè un' "incomprensione" (chiamiamola così) con lo spedizioniere non ci ha permesso di distribuire le dispense che avevamo preparato per i partecipanti, e nei prossimi giorni quindi preparareremo un bel pacchetto digitale tra presentazioni ed altro materiale da scaricare. Troverete anche su questo blog tutti i riferimenti.
E' stato simpatico il commento di un partecipante, ad esempio, che parlando dell'evento ha detto: "mi aspettavo una cosa più commerciale, ed invece è stato molto interessante".
Io ho sorriso. E' la stessa cosa che mi sento dire da quelli che leggono questo blog. Avrò sbagliato mestiere?
Scherzi a parte, sono contento che si sia colto l'approccio didattico del seminario.
Il motivo principale per cui organizziamo da anni eventi come "La città a 1 metro" e oggi "Space4City", infatti, è diffondere il sapere.
Suona presuntuoso? Tanto piacere.
Io credo che il valore di questo seminario itinerante stia nel fatto che presentiamo concetti, e non prodotti. Raccontiamo quali satelliti ci sono in orbita e come sono fatti i dati che si possono ottenere, come si usano, e cosa ci si può fare. E di alcuni dei satelliti di cui parliamo, mica abbiamo la distribuzione. Ma non sarebbe onesto non citarli.
E poi raccontiamo quali applicazioni si possono realizzare, e nel farlo ovviamente usiamo ERDAS Imagine ed ER Mapper, ma chi c'era - a Cagliari come nelle tante altre città in cui siamo stati - racconterà che non si è vista una demo di prodotti software, bensì s'è parlato molto dei risultati dell'elaborazione dei dati e del significato di questi risultati.
Organizzare eventi gratuiti e formativi come questo rientra in una politica che portiamo avanti da anni, e che ci ha visto pubblicare su internet il Corso di Telerilevamento On-Line, così come il minisito di Guida alla scelta delle Immagini satellitari, e tutto ciò che si trova nella sezione di auto-formazione sul nostro sito web.
Diffondere il sapere, appunto. Aiutare questo mercato a crescere, prendere consapevolezza del potenziale ma anche dei limiti dei dati di Osservazione della Terra.
E poi c'è un aspetto da non trascurare: in eventi di questo tipo, io presento il punto di vista dell'industria.
E' vero, ci sono altri appuntamenti di carattere scientifico che parlano di progetti innovativi, dei modi più vari di usare i dati da satellite per farci l'impossibile... Chi partecipa a Space4City, però, sa che Planetek Italia gli spiegherà quali sono i problemi che quotidianamente si affrontano quando si lavora in questo campo, e come risolverli. Quali sono i dati che effettivamente servono, e come si fa per averli. Quali sono gli strumenti disponibili per processare questi dati, e che limiti hanno. Tanta concretezza, insomma, senza false promesse.
Concludo con un paio di indicazioni utili. A chi mi ha chiesto dei video che abbiamo proiettato, suggerisco di guardarsi tutti i post di questo blog con l'etichetta Video e ciucciarseli a piacimento: se li pubblico qui, vuol dire che si possono scaricare (basta citare i copyright o la fonte quando si usano, mi raccomando!).
Ritornerò sull'evento di Cagliari in un prossimo post perchè un' "incomprensione" (chiamiamola così) con lo spedizioniere non ci ha permesso di distribuire le dispense che avevamo preparato per i partecipanti, e nei prossimi giorni quindi preparareremo un bel pacchetto digitale tra presentazioni ed altro materiale da scaricare. Troverete anche su questo blog tutti i riferimenti.
venerdì 17 aprile 2009
Quando la terra si muove
Sempre a proposito del terremoto abruzzese, sul sito dell'Agenzia Spaziale Europea si parla del lavoro svolto dal CNR IREA (Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’ Ambiente) e dall'INGV (l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) per studiare con le immagini radar gli effetti del terremoto dell'Aquila di due settimane fa.
Ringrazio Matteo Pardini che mi ha suggerito questo link, evidenziando che le tecniche interferometriche differenziali dimostrano tutto il loro potenziale in questo genere di applicazioni. Le analisi inteferometriche si basano su immagini di una stessa zona geografica acquisite con gli stessi angoli di vista, in tempi diversi, allo scopo di misurare, mediante l'utilizzo di algoritmi specifici, deformazioni della superficie terrestre (ho parlato di questo anche in un mio precedente post sull'analisi dei cambiamenti utilizzando immagini radar).
L'immagine a fianco è proprio un interferogramma che mostra le deformazioni causate dal sisma confrontando due immagini Envisat ASAR acquisite prima (01 febbraio '09) e dopo (12 aprile) il terremoto.
I dettagli tecnici su ciò che è rappresentato in quest'immagine potete leggerli qui.
Nel messaggio che mi ha mandato, Matteo parla anche di un paio di scommesse da vincere, citando l'utilizzo efficiente dei dati COSMO-SkyMed, mediante i quali questo tipo di analisi può essere ripetuta su intervalli temporali più ridotti rispetto a ciò che è possibile fare con ERS-2, di ENVISAT e anche TerraSAR-X, e l'interferometria in banda X, poco esplorata in letteratura e soggetta a disturbi intrinsechi nella natura del segnale radar a quelle frequenze.
Con riferimento alla prima "scommessa", quella sull'uso dei dati Cosmo-SkyMed, facciamo riferimento alla presenza in orbita intorno alla Terra non di un solo satellite, bensì di tre, che presto diventeranno 4, a formare una costellazione di satelliti per acquisire, in situazioni di emergenza, anche più immagini sulla stessa area nell'arco delle 24 ore.
A questo proposito allora voglio pubblicare un video in cui Alessandro Coletta, mission manager ASI per Cosmo-SkyMed, spiega come si effettua il confronto tra immagini pre- e post-evento, quali risultati si riescono ad ottenere, e quali obiettivi si possono raggiungere. Il video è stato realizzato per la rubrica Scientificamente del TGWeb, mentre sul sito dell'ASI trovate informazioni di dettaglio sui dati di cui parla Coletta.
Ringrazio Matteo Pardini che mi ha suggerito questo link, evidenziando che le tecniche interferometriche differenziali dimostrano tutto il loro potenziale in questo genere di applicazioni. Le analisi inteferometriche si basano su immagini di una stessa zona geografica acquisite con gli stessi angoli di vista, in tempi diversi, allo scopo di misurare, mediante l'utilizzo di algoritmi specifici, deformazioni della superficie terrestre (ho parlato di questo anche in un mio precedente post sull'analisi dei cambiamenti utilizzando immagini radar).
L'immagine a fianco è proprio un interferogramma che mostra le deformazioni causate dal sisma confrontando due immagini Envisat ASAR acquisite prima (01 febbraio '09) e dopo (12 aprile) il terremoto.
I dettagli tecnici su ciò che è rappresentato in quest'immagine potete leggerli qui.
Nel messaggio che mi ha mandato, Matteo parla anche di un paio di scommesse da vincere, citando l'utilizzo efficiente dei dati COSMO-SkyMed, mediante i quali questo tipo di analisi può essere ripetuta su intervalli temporali più ridotti rispetto a ciò che è possibile fare con ERS-2, di ENVISAT e anche TerraSAR-X, e l'interferometria in banda X, poco esplorata in letteratura e soggetta a disturbi intrinsechi nella natura del segnale radar a quelle frequenze.
Con riferimento alla prima "scommessa", quella sull'uso dei dati Cosmo-SkyMed, facciamo riferimento alla presenza in orbita intorno alla Terra non di un solo satellite, bensì di tre, che presto diventeranno 4, a formare una costellazione di satelliti per acquisire, in situazioni di emergenza, anche più immagini sulla stessa area nell'arco delle 24 ore.
A questo proposito allora voglio pubblicare un video in cui Alessandro Coletta, mission manager ASI per Cosmo-SkyMed, spiega come si effettua il confronto tra immagini pre- e post-evento, quali risultati si riescono ad ottenere, e quali obiettivi si possono raggiungere. Il video è stato realizzato per la rubrica Scientificamente del TGWeb, mentre sul sito dell'ASI trovate informazioni di dettaglio sui dati di cui parla Coletta.
venerdì 10 aprile 2009
Istantanee di un disastro dallo spazio
Sono lontano dal mio ufficio da alcuni giorni, ma ho seguito gli scambi di email tra i miei colleghi di Planetek Italia e chi si sta occupando dell'individuazione delle aree colpite dai terremoti degli ultimi giorni.
Faccio una cosa molto semplice nel mio piccolo, augurandomi che possa essere utile: elenco di seguito alcune risorse, tra carte ed immagini che sono state acquisite dai diversi satelliti negli ultimi giorni sull'Aquila.
QuickBird ha acquisito un'immagine l'8 aprile. Sul sito http://abruzzo.planetek.it è possibile consultare la foto satellitare e confrontarla con una foto area acquisita nel 2007 resa disponibile dal servizio cartografico della Regione Abruzzo.
Nella Gallery del sito web di Planetek Italia si possono vedere più in dettaglio alcune delle zone dell'Aquila e dei comuni limitrofi di cui più si parla in questi tristi giorni, così come appaiono nell'immagine acquista dal satellite americano.
GeoEye ha acquisito un'immagine il 6 aprile. Qui accanto si vede un dettaglio agghiacciante sul comune di Onna, mentre si può verificare l'intera area coperta da GeoEye scaricando questo file KML ed aprendolo in Google Earth.
Google Italia ha dedicato una pagina Web al terremoto abruzzese, dove sono riepilogate le informazioni principali e ci sono i link alle organizzazioni ed iniziative per prestare il proprio contributo.
Cosmo Sky-Med ha acquisito un'immagine radar il 7 aprile. L'anteprima è visibile cliccando qui: si tratta del confronto tra due acquisizioni prima e dopo il sisma (l'immagine precedente è del 22 marzo), e utilizzando la tecnica dei falsi colori si evidenziano alcune modificazioni provocate dal sisma a edifici e infrastrutture.
Informazioni più dettagliate sono sul sito dell'ASI, l'Agenzia Spaziale Italiana.
Anche TerraSar-X ha acquisito un'immagine radar sull'area a nord dell'Aquila il 7 aprile. Come sempre queste immagini radar possono sembrare non particolarmente comprensibili ad occhio nudo, ma la capacità di questi sensori di acquisire anche in condizioni climatiche avverse e con elevata frequenza è fondamentale per avere informazioni sempre aggiornate proprio in situazioni drammatiche ed in continua evoluzione come quelle che l'abruzzo sta affrontando in questi giorni.
Il satellite Ikonos dovrebbe aver acquisito un'immagine nella mattinata di martedì 7 aprile, perché so che c'era un passaggio utile, ma nel momento in cui scrivo non l'ho ancora vista.
Tra i vari link che mi sono arrivati, ne ho trovato uno che mi è sembrato interessante dal punto di vista scientifico, perchè mostra il sisma nelle mappe dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Per il momento è tutto ciò che so. Quando avrò novità le posterò qui.
Oggi si è celebrato il funerale, per oltre 200 delle vittime del terremoto, nella Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza, lo stesso posto che solo pochi mesi fa ci ha ospitato per la conferenza ASITA.
Il mio pensiero va a tutte quelle persone scomparse ed ai loro cari, con la speranza che tutte le tecnologie con cui quotidianamente ci confrontiamo possano davvero servire per aiutarli.
Faccio una cosa molto semplice nel mio piccolo, augurandomi che possa essere utile: elenco di seguito alcune risorse, tra carte ed immagini che sono state acquisite dai diversi satelliti negli ultimi giorni sull'Aquila.
QuickBird ha acquisito un'immagine l'8 aprile. Sul sito http://abruzzo.planetek.it è possibile consultare la foto satellitare e confrontarla con una foto area acquisita nel 2007 resa disponibile dal servizio cartografico della Regione Abruzzo.
Nella Gallery del sito web di Planetek Italia si possono vedere più in dettaglio alcune delle zone dell'Aquila e dei comuni limitrofi di cui più si parla in questi tristi giorni, così come appaiono nell'immagine acquista dal satellite americano.
GeoEye ha acquisito un'immagine il 6 aprile. Qui accanto si vede un dettaglio agghiacciante sul comune di Onna, mentre si può verificare l'intera area coperta da GeoEye scaricando questo file KML ed aprendolo in Google Earth.
Google Italia ha dedicato una pagina Web al terremoto abruzzese, dove sono riepilogate le informazioni principali e ci sono i link alle organizzazioni ed iniziative per prestare il proprio contributo.
Cosmo Sky-Med ha acquisito un'immagine radar il 7 aprile. L'anteprima è visibile cliccando qui: si tratta del confronto tra due acquisizioni prima e dopo il sisma (l'immagine precedente è del 22 marzo), e utilizzando la tecnica dei falsi colori si evidenziano alcune modificazioni provocate dal sisma a edifici e infrastrutture.
Informazioni più dettagliate sono sul sito dell'ASI, l'Agenzia Spaziale Italiana.
Anche TerraSar-X ha acquisito un'immagine radar sull'area a nord dell'Aquila il 7 aprile. Come sempre queste immagini radar possono sembrare non particolarmente comprensibili ad occhio nudo, ma la capacità di questi sensori di acquisire anche in condizioni climatiche avverse e con elevata frequenza è fondamentale per avere informazioni sempre aggiornate proprio in situazioni drammatiche ed in continua evoluzione come quelle che l'abruzzo sta affrontando in questi giorni.
Il satellite Ikonos dovrebbe aver acquisito un'immagine nella mattinata di martedì 7 aprile, perché so che c'era un passaggio utile, ma nel momento in cui scrivo non l'ho ancora vista.
Tra i vari link che mi sono arrivati, ne ho trovato uno che mi è sembrato interessante dal punto di vista scientifico, perchè mostra il sisma nelle mappe dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Per il momento è tutto ciò che so. Quando avrò novità le posterò qui.
Oggi si è celebrato il funerale, per oltre 200 delle vittime del terremoto, nella Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza, lo stesso posto che solo pochi mesi fa ci ha ospitato per la conferenza ASITA.
Il mio pensiero va a tutte quelle persone scomparse ed ai loro cari, con la speranza che tutte le tecnologie con cui quotidianamente ci confrontiamo possano davvero servire per aiutarli.
lunedì 6 aprile 2009
solidarietà per gli amici abruzzesi
Uso questo blog in maniera inusuale per esprimere a tutti gli amici abruzzesi la solidarietà mia e dei miei colleghi di Planetek Italia per ciò che stanno affrontando in queste ore drammatiche.
Sono molto legato alla città dell'Aquila, che visito spesso per motivi lavorativi e dove col tempo ho conosciuto persone con cui si è creato un rapporto di grande stima ed amicizia. Quando stamattina ho visto le prime immagini delle conseguenze del terremoto di questa notte, ho sentito una stretta allo stomaco riconoscendo i luoghi e le piazze che ho attraversato soltanto pochi giorni fa e vedendole così devastate. Il mio pensiero va dunque a tutti gli amici che nelle zone colpite vivono ed hanno i loro affetti.
Concludo con una specie di comunicazione di servizio: da questa mattina abbiamo ricevuto numerose richieste in merito ad immagini aggiornate dell'Aquila e dell'Abruzzo in generale. Ci siamo attivati per richiedere che vengano effettuate nuove acquisizioni satellitari sull'epicentro del terremoto, ma nel frattempo stiamo invitando chiunque abbia bisogno delle ortofoto della zona ad utilizzare i servizi WMS resi disponibili dalla Regione Abruzzo sul sito web: ci sono anche le foto aeree a 15cm dell'Aquila, il link da utilizzare è il seguente: http://raster.regione.abruzzo.it/ecwp/ecw_wms.dll
Sono molto legato alla città dell'Aquila, che visito spesso per motivi lavorativi e dove col tempo ho conosciuto persone con cui si è creato un rapporto di grande stima ed amicizia. Quando stamattina ho visto le prime immagini delle conseguenze del terremoto di questa notte, ho sentito una stretta allo stomaco riconoscendo i luoghi e le piazze che ho attraversato soltanto pochi giorni fa e vedendole così devastate. Il mio pensiero va dunque a tutti gli amici che nelle zone colpite vivono ed hanno i loro affetti.
Concludo con una specie di comunicazione di servizio: da questa mattina abbiamo ricevuto numerose richieste in merito ad immagini aggiornate dell'Aquila e dell'Abruzzo in generale. Ci siamo attivati per richiedere che vengano effettuate nuove acquisizioni satellitari sull'epicentro del terremoto, ma nel frattempo stiamo invitando chiunque abbia bisogno delle ortofoto della zona ad utilizzare i servizi WMS resi disponibili dalla Regione Abruzzo sul sito web: ci sono anche le foto aeree a 15cm dell'Aquila, il link da utilizzare è il seguente: http://raster.regione.abruzzo.it/ecwp/ecw_wms.dll
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