Abbiamo pubblicato il programma definitivo, e come si può notare mi sono imbarcato con la solita sfrontata incoscienza in questa nuova sfida, che però mi piace assai: si tratta di usare i nuovi strumenti di ERDAS IMAGINE ed i Web Processing Services di ERDAS APOLLO per pubblicare su internet non più solo dati, ma servizi di elaborazione di dati.
Cerco di spiegarlo in parole povere.
Con ERDAS Imagine, che è il prodotto desktop per elaborare le immagini satellitari o foto aeree multispettrali ecc. (per saperne di più leggete qui), posso creare un modello di processamento di dati. Si fa con il modeler, uno strumento incluso nel software che, graficamente, mi permette di impostare le sequenze di elaborazione dei dati al fine di ottenere un'informazione.
Per esempio, devo fare una change detection (analisi di cambiamento su due dati acquisiti in momenti diversi)? Allora nel modello dirò: prendi il dato n.1, prendi il dato n.2, fai il rapporto tra le bande x e y, ecc... ed avrò una procedura automatica pronta da applicare ogni volta che voglio fare una change detection. Un po' riduttivo, detta in questo modo, ma sostanzialmente è così.
Uno spatial model di ERDAS ha l'aspetto della figura affianco.
Una volta che ho preparato il mio modello, con ERDAS IMAGINE 2010 posso pubblicarlo su Web! Questa è la novità. E lo faccio utilizzando il protocollo WPS, Web Processing Service, che è uno standard OGC (come al solito, con ERDAS: l'interoperabilità innanzitutto).
Che significa? Che posso realizzare un portale Web cartografico dove un utente che si collega trova non solo i dati, per poterli visualizzare o usare nel proprio client, ma trova anche i servizi di elaborazione di questi dati. Cioé posso riuscire ad estrarre un'informazione tematica da dati pubblicati su web, senza avere i dati (basta che siano accessibili come servizi WCS) e senza avere il software di elaborazione (basta che possa accedere ad un WPS che faccia ciò che mi serve).
Posso sapere come varia l'indice di vegetazione tra due dati, senza avere i dati, e senza avere il software. Uso dati messi a disposizione da altri, e degli algoritmi di processamento predisposti da altri ancora, e resi pubblici su Internet.
Fantascienza? No. Se ci riesco io, a farlo con la demo, allora è alla portata di tutti.
Troppo facile, poi:
- preparo un modello spaziale (o carico uno di quelli già preimpostati in ERDAS Imagine);
- lo pubblico su ERDAS APOLLO;
- mi collego al sito web di APOLLO e cerco nel catalogo cartografico l'immagine multispettrale dell'area che mi serve;
- lancio il processo di elaborazione via web su quest'immagine;
- il server elabora il processo, e quando è pronto il risultato mi avvisa;
- il risultato è un dato che posso utilizzare come servizio web, oppure scaricarlo per conservarmelo.
Oppure venite a Roma, martedì prossimo ;-)
Vi aspetto.