Sempre a proposito del terremoto abruzzese, sul sito dell'Agenzia Spaziale Europea si parla del lavoro svolto dal CNR IREA (Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’ Ambiente) e dall'INGV (l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) per studiare con le immagini radar gli effetti del terremoto dell'Aquila di due settimane fa.
Ringrazio Matteo Pardini che mi ha suggerito questo link, evidenziando che le tecniche interferometriche differenziali dimostrano tutto il loro potenziale in questo genere di applicazioni. Le analisi inteferometriche si basano su immagini di una stessa zona geografica acquisite con gli stessi angoli di vista, in tempi diversi, allo scopo di misurare, mediante l'utilizzo di algoritmi specifici, deformazioni della superficie terrestre (ho parlato di questo anche in un mio precedente post sull'analisi dei cambiamenti utilizzando immagini radar).
L'immagine a fianco è proprio un interferogramma che mostra le deformazioni causate dal sisma confrontando due immagini Envisat ASAR acquisite prima (01 febbraio '09) e dopo (12 aprile) il terremoto.
I dettagli tecnici su ciò che è rappresentato in quest'immagine potete leggerli qui.
Nel messaggio che mi ha mandato, Matteo parla anche di un paio di scommesse da vincere, citando l'utilizzo efficiente dei dati COSMO-SkyMed, mediante i quali questo tipo di analisi può essere ripetuta su intervalli temporali più ridotti rispetto a ciò che è possibile fare con ERS-2, di ENVISAT e anche TerraSAR-X, e l'interferometria in banda X, poco esplorata in letteratura e soggetta a disturbi intrinsechi nella natura del segnale radar a quelle frequenze.
Con riferimento alla prima "scommessa", quella sull'uso dei dati Cosmo-SkyMed, facciamo riferimento alla presenza in orbita intorno alla Terra non di un solo satellite, bensì di tre, che presto diventeranno 4, a formare una costellazione di satelliti per acquisire, in situazioni di emergenza, anche più immagini sulla stessa area nell'arco delle 24 ore.
A questo proposito allora voglio pubblicare un video in cui Alessandro Coletta, mission manager ASI per Cosmo-SkyMed, spiega come si effettua il confronto tra immagini pre- e post-evento, quali risultati si riescono ad ottenere, e quali obiettivi si possono raggiungere. Il video è stato realizzato per la rubrica Scientificamente del TGWeb, mentre sul sito dell'ASI trovate informazioni di dettaglio sui dati di cui parla Coletta.