Questo nuovo modulo, che fa parte della Radar Mapping Suite di ERDAS Imagine, fornisce una serie di strumenti utili a supportare l'operazione di analisi dei cambiamenti su immagini radar, acquisite a distanza di tempo una dall'altra, mediante interferometria.
Provo ad elencare le principali caratteristiche di questo nuovo modulo:
- strumenti di analisi dei cambiamenti basati sulla coerenza interferometrica;
- flussi di lavoro basati sui wizard (quelle belle procedure guidate che semplificano la vita dell'operatore) con valori di default "intelligenti", un po' come accade nei wizard di IMAGINE InSAR per chi lo conosce;
- creazione automatica di mappe vettoriali e raster rettificate, contententi gli elementi identificati durante l'analisi dei cambiamenti tra le immagini multitemporali
- creazione automatica di immagini RGB e HIS di magnitudo/coerenza per l'interpretazione visuale
- co-registrazione automatica o semi-automatica delle due immagini di input, con accuratezza sub-pixel
- utilizzo dei dati delle efemeridi e dei parametri di acquisizione per la modellazione precisa dei sensori
- uso opzionale dei valori di x, y, z dei punti di controllo a terra per rifinire il modello orbitale
- salvataggio dei dati di output in tutti i formati o sistemi di proiezione supportati da ERDAS IMAGINE.
In seguito si potranno applicare al risultato del pre-processing (sfruttando in particolare la possibilità di avere l'output in tutti i formati e le proiezioni supportate da ERDAS) eventuali metodi od algoritmi proprietari, da affiancare ai risultati ottenuti precedentemente in maniera speditiva.
Allo stesso tempo, gli strumenti del modulo Coherence Change Detection (CCD) sono estremamente utili anche per gli utenti che hanno bisogno di un tool completo, che li porti dal preprocessing sino ad ottenere un risultato significativo e di qualità, utilizzando lo stesso software (punto 2, che è una guida per l'utilizzo di tutti gli altri).
La possibilità di eseguire le operazioni in batch è forse l'aspetto più importante. Sarebbe anche la risposta all'esigenza, sempre più emergente, di rendere quanto più automatico possibile l'analisi di cambiamenti su grandi aree e con frequenza temporale minima, e quindi meno resource-consuming possibile.
Basta pensare alle capacità di acquisizione di una costallazione come Cosmo Sky-Med, che quando sarà completamente operativa porterà sulle nostre console una quantità senza precedenti di dati multitemporali acquisiti sulla stessa area, di giorno o di notte, in qualsiasi condizione metereologica.
Strumenti come il CCD semplificano il lavoro di confronto tra il dato appena acquisito e quelli già disponibili sulla stessa area, consentendo di identificare immediatamente le variazioni intervenute sul territorio.