Pagine

martedì 25 novembre 2008

GIS per l'Intelligence


Voglio suggerire un'interessante lettura: la paginetta sul sito della NGA, la National Geospatial-Intelligence Agency americana, che racconta com'è cambiato il modo di gestire le informazioni geospaziali negli ultimi dieci anni.
Una paginetta che racconta della forte convergenza avvenuta tra la comunità geospaziale "civile" e le organizzazioni militari, combinando i punti di forza di entrambi.
Ciò che più mi ha colpito, alla fine del racconto, è stato capire come mai, quella che prima si chiamava National Imagery and Mapping Agency (NIMA), ora è diventata la National Geospatial-Intelligence Agency (NGA), laddove il cambiamento nella denominazione sta a rappresentare proprio la crescente importanza di una nuova disciplina: l'Intelligence Geospaziale.

Uso la definizione di Intelligence suggerita da Wikipedia, che è importante per comprendere il contesto in cui ci muoviamo: "L'informazione militare o civile (più nota con il termine inglese di intelligence) può essere definita come la raccolta e la successiva analisi di notizie e dati dalla cui elaborazione ricavare informazioni utili al processo decisionale militare, nonché a quello relativo alla sicurezza nazionale ed alla prevenzione di attività destabilizzanti di qualsiasi natura (in tal caso può pertanto equivalere al controspionaggio)".

L'Intelligence Geospaziale, nella storia dell'NGA, è il punto di arrivo di un processo che ha visto sempre più spesso protagonisti professionisti non militari, specialisti della cartografia o dell'analisi delle immagini o anche semplicemente artisti della rappresentazione grafica dei dati, che con le loro competenze hanno supportato efficacemente chi doveva prendere decisioni cruciali nella soluzione dei conflitti.

Senza entrare nel merito (evitando quindi di discutere del ruolo degli USA nei conflitti internazionali), è opportuno riflettere sul valore aggiunto che le informazioni geospaziali offrono a supporto, per esempio, delle operazioni di Intelligence, che mi piace pensare siano principalmente orientate al Peace Keeping.

In uno scenario in cui gli stati nazionali devono sempre più spesso confrontarsi con i conflitti, interni o di frontiera, la criminalità ed il terrorismo, ed il bisogno di informazioni geospaziali (immagini e dati) per l'Intelligence è crescente, perchè la consapevolezza geografica è sempre più riconosciuta come un componente fondamentale nel processo decisionale, diventa necessario dotarsi del giusto, chiamiamolo così, predominio informativo: l'informazione è potere, ed avere più informazioni degli altri fa vincere i conflitti.

L'interoperabilità tra i produttori di intelligence, distribuiti sul territorio, è di conseguenza fondamentale per supportare ed accelerare il processo decisionale.

In un articolo sulla Geospatial Intelligence Ashok Jha, General Manager di ERDAS (LGGI) India, individua cinque obiettivi principali per le funzioni militari note negli Stati Uniti come C4ISR (Comando, Controllo, Comunicazione, Computers, Intelligence, Sorveglianza, e Ricognizione):
  • fonti multiple e distribuite (nello spazio e nel tempo) di dati devono poter essere integrate al volo, via Web;
  • i Comandi e gli strateghi militari devono essere in grado di venire a conoscenza, dinamicamente, di tutti i dati spaziali ed i servizi disponibili nell'infrastruttura C4ISR, nel rispetto delle procedure di classificazione e sicurezza delle informazioni;
  • le informazioni di carattere generale disponibili a livello militare (stato dei luoghi, target, ecc.) devono poter essere integrate, mediante API definite anch'esse a livello generale, nei sofisticati sistemi di comando e controllo delle risorse utilizzate in missione (aerei, navi, carriarmati ecc.);
  • strumenti avanzati di rappresentazione e visualizzazione grafica devono permettere di realizzare una tipica mappa operativa basandosi su dati provenienti da web services spaziali multipli e distribuiti;
  • deve essere possibile far collaborare, senza soluzione di continuità, sia i produttori di dati spaziali per le funzioni C4ISR che gli utenti, poichè tutti i membri di una rete distribuita come quella di cui stiamo parlando sono allo stesso tempo utenti e produttori.
E adesso ditemi se non stiamo parlando di TITAN e della suite APOLLO di ERDAS.

TITAN è lo strumento più semplice di cui dotare gli utenti per raccogliere le informazioni sul campo e metterle a valore all'interno della Rete, garantendone la sicurezza: un client leggero ed intuitivo che trasforma un operatore di Intelligence in un data provider, e nel rispetto degli standard OGC.
Gli standard OGC consentono infatti di rintracciare dinamicamente e mettere a valore nel sistema gli archivi di dati spaziali, senza replicare le fonti ed assicurando l'interoperabilità tra sistemi diversi. Sistemi che devono soltanto essere conformi alle specifiche di interfaccia OGC quali Web Map Service (WMS), Web Feature Service (WFS), o Web Coverage Service (WCS), per poter essere interrogati e valorizzati nella Rete.

APOLLO è la suite che consente di realizzare un'infrastruttura di questo tipo, fornendo anche le interfacce di programmazione (le API, anch'esse basate su specifiche OGC) per integrare potenti strumenti disponibili a livello generale in applicazioni locali e verticalizzate per esigenze specifiche (come quelle per la navigazione, o per il tracking di oggetti in movimento).
Questo tipo di infrastruttura garantisce la crescita dinamica di un sistema in cui possono essere continuamente pubblicati nuovi servizi web spaziali, mentre altri possono essere scoperti, messi a sistema e concatenati con altri di interesse; ed ultima ma non meno importante, offre la possibilità d'effettuare interrogazioni sofisticate su diversi Web Feature Server, massimizzando finalmente i faticosi frutti delle attività di Intelligence geospaziale.