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domenica 30 agosto 2009

Stelle, colombe, ninfe o.. una nuova costellazione di satelliti?

"Le Pleiadi, chiamate dai romani Vergilie, sono figure della mitologia greca. Sono sette sorelle, figlie di Atlante e di Pleione. Secondo un'altra versione sono figlie di una regina delle Amazzoni. Le Pleiadi erano le compagne vergini di Artemide, la dea della caccia. Orione, il famoso cacciatore, le inseguiva per tutta la terra e loro fuggirono nei campi della Beozia. Gli dei si mossero a compassione trasformando le ragazze in colombe e immortalando in seguito la loro figura nelle stelle."(Wikipedia)

Pleiades
è il nome della nuova costellazione di satelliti ad altissima risoluzione (50 cm) che sarà messa in orbita il prossimo anno. Potenzialmente questa costellazione, costituita da due satelliti (solo 2, lo so, ma si chiama costellazione lo stesso) consentirà di acquisire immagini una volta al giorno su ogni punto del globo terrestre. I dettagli tecnici sono disponibili qui.

Ricapitolando nel 2010 avremo uno scenario entusiasmante in termini di offerta di dati di osservazione della Terra: quasi una decina di satelliti con risoluzione di un metro al suolo o superiore, tra Ikonos (incrociando le dita, è in orbita dalla fine del '99..), QuickBird, Kompsat, WorldView 1, WorldView 2, GeoEye 1 e Pleiades, con questi ultimi quattro a fornire immagini con la risoluzione di 50cm.
E poi i satelliti radar, con la costellazione Cosmo-SkyMed finalmente al completo e TerraSAR-X in tandem.

In un contesto del genere, non ci sarà un dato migliore di un altro (fatta salva qualche peculiarità utile per applicazioni specifiche) o meno costoso, perché alla fine le caratteristiche dei diversi sensori ed i prezzi dei dati per kmq più o meno si equivalgono.

Secondo me sarà invece premiata l'efficienza dei fornitori dei dati.
Efficienza che non è solo una questione di velocità nella risposta alle richieste, di qualità del servizio al cliente o di affidabilità, ché questi criteri vanno bene per i call center.
L'efficienza che intendo io sta nella capacità, da parte del fornitore dei dati, di suggerire il sensore più indicato in funzione delle esigenze del cliente, sia quelle esplicite (di cui il cliente/utente si rende conto) che quelle implicite: spesso l'utente non lo sa, ma rispetto alle sue esigenze applicative, ci sono vincoli più o meno forti che possono far preferire un sensore rispetto ad un'altro, e che vanno oltre la risoluzione spaziale o il numero di bande multispettrali: parlo del tempo di rivisitazione, delle modalità di acquisizione, dell'accuratezza del dato grezzo ecc.
Per intenderci: il sensore che scelgo per fare un'acquisizione su Ferrara non è necessariamente il migliore per acquisire invece 1000 kmq nel deserto dei Gobi.

La pluralità di offerta è sicuramente una buona notizia, ma richiede uno sforzo maggiore da parte dell'utente, che deve attrezzarsi per capire le differenze tra i prodotti disponibili e scegliere il meglio in funzione delle sue esigenze. Un po' come andare a fare la spesa: prima andavo nel negozio sotto casa, che aveva una sola marca e quindi la scelta era semplice - non avevo scelta! Ora vado in un ipermercato e trovo, per ogni tipologia di prodotto, metri e metri di scaffale.
Che faccio? Prendo il primo che mi capita, o scelgo quello che costa meno? Non è detto però che il meno caro abbia il migliore rapporto qualità/prezzo. Allora mi metto a leggere le etichette, anzi: ad interpretarle, e faccio un'analisi comparativa sia tecnica che economica tra i vari prodotti.
Alla fine scelgo quello che mi sembra garantisca, dal mio punto di vista, il migliore rapporto qualità prezzo.
In alternativa? Vado dal pizzicagnolo di fiducia e gli chiedo ciò che mi serve. Sono consapevole che probabilmente spenderò un po' di più, però lui conosce i miei gusti, cercherà di fare bella figura perché sono un cliente affezionato e soprattutto, se ci sono problemi, ho uno che conosco con cui parlare!

Tornando alle nostre immagini satellitari, un data provider affidabile è a mio parere quello in grado di cogliere le opportunità tecniche e commerciali che possono derivare dalla pluralità di offerta presente sul mercato, e riproporle al cliente. Ovviamente un elemento distintivo ulteriore può derivare dalla velocità di risposta alle richieste, dalla qualità del servizio al cliente e dall'affidabilità, ma questo è solo altro valore aggiunto.