Ho avuto il piacere d'essere stato invitato a partecipare alla tavola rotonda di mercoledì 24 settembre scorso, nell'ambito del convegno AM/FM. L'invito era legato alla partecipazione di Planetek Italia alla Conferenza in qualità di sponsor, ed ho colto l'occasione al volo perchè non capita spesso di potersi sedere ad un tavolo assieme ai principali operatori del mercato geospaziale italiano e poter scambiare le proprie idee sulle tendenze in atto nel nostro settore.
Alla tavola rotonda hanno partecipato ESRI, Autodesk, Integraph, Core+Sinergis e Bentley, oltre ovviamente a Planetek Italia, miserabilmente rappresentata da me.
Al di là dei contenuti dei singoli interventi, che spero di aver modo di riportare a breve su questo blog, c'è stato un tema, tra quelli trattati durante la discussione, che credo meriti ulteriori approfondimenti. Il tema è quello dell'accessibilità dell'informazione, che prendendo spunto dall'intervento del caro Stefano Toparini (Autodesk) durante la tavola rotonda è stata più volte definita fruizione. Quando si parla di Infrastrutture di dati spaziali, sistemi di supporto alle decisioni e via dicento, in uno scenario in cui si è passati da un approccio molto orientato alla tecnologia prima, e tutto legato alle applicazioni dopo, mi sembra evidente come, adesso, l'attenzione debba essere spostata sull'utente. Il tema della fruibilità, o accessibilità di queste soluzioni, secondo me ruota tutto attorno al design delle soluzioni, che siano pensate per rispondere innanzitutto alle esigenze dell'utente e per l'utilizzo immediato e mi verrebbe da dire soddisfacente da parte di questi.
Come ho detto al termine della tavola rotonda, nell'immediato futuro, in uno scenario in cui vediamo diffondersi a macchia d'olio le applicazioni per il social networking (e non dimentichiamo il nostro TITAN, che è un sistema di condivisione di dati geospaziali tra utenti proprio nella logica del Web 2.0) ed in cui il ruolo dell'utente diventa predominante, credo che torneremo a parlare sempre più spesso di come le soluzioni geo-tecnologiche debbano essere guardate dal punto di vista di chi le utilizza.