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mercoledì 30 ottobre 2013

Storia di una barchetta telecomandata
(e di un GPS, di un SONAR, dei pescatori...)

Oggi vi racconto una storia.

C'era una volta una barchetta telecomandata che si chiamava Hydra®. Questa barchetta serviva per rilevare la profondità del mare, soprattutto dove l'acqua è troppo bassa per farlo fare alle barche più grandi. Un giorno fu catturata da pescatori che non avevano capito bene cosa fosse, e..
Beh, leggete l'intera storia, a fumetti!




Hydra® è un'invenzione dei nostri amici di NeMea Sistemi, di Sanremo. Sono nostri partner con eccellenti competenze sulle tecnologie Intergraph, e condividono la nostra strategia di gestione estesa delle competenze tecnologiche e applicative. Una strategia che ci aiuta ad evolvere verso conoscenze sempre più ampie nel campo dell'Osservazione della Terra e della Geomatica.
E inoltre... sono troppo belli e simpatici :-)

martedì 15 ottobre 2013

INSPIRE come opportunità... per i professionisti?

Ci sono un francese, un tedesco ed un italiano....
No anzi, facciamola più "locale": ci sono un pugliese, un lucano ed un campano.Vogliono confrontare le loro carte d'uso del suolo.
Ci riusciranno? Il fatto è che già confrontando lo stesso dato a livello regionale, potremo trovare delle differenze, ad esempio nella legenda utilizzata, nella struttura del dato...

Abbiamo già detto che la Direttiva INSPIRE affronta proprio questo problema: definisce le specifiche dei principali dati che hanno una rilevanza per la tutela dell'ambiente, in modo da fornire degli standard di riferimento. Così che tutti sappiano come devono essere resi disponibili i dati per poterli confrontare, tra un Comune ed un altro, tra una Regione ed un'altra, e tra gli Stati membri dell'Unione Europea.

Come si fa a rendere un dato geografico conforme ad un modello di riferimento?
Beh, possiamo buttare il vecchio dato e rifarlo.
Troppo drastica come soluzione? :)
Calma, ed un bel respiro. Un altro approccio è quello di "armonizzare" le caratteristiche di questo dato rispetto al modello di riferimento, che è stato definito ed approvato a livello europeo. Le data specification di INSPIRE infatti sono qua. Attenzione: non sempre questo approccio è meno doloroso del primo...!

Ed è bene ricordare che, se oggi decidiamo di buttare a mare un dato e ri-crearlo, o se stiamo semplicemente per produrne (o fare produrre ad un fornitore) uno nuovo, non possiamo più fare "a capa nostra": già da febbraio scorso (guarda la roadmap) i dataset elencati nell'Annex I, nuovi o ampiamente ristrutturati, devono essere messi a disposizione in maniera conforme alle relative Data Specification. Obbligatorio, ok?

Allora, come si fa ad armonizzare i dati? E' un lavoro che richiede competenze tecniche ma anche di dominio. Non è neanche troppo complicato una volta che si è capito di che si tratta.
Di questo si parlerà in un ciclo di seminari on-line che AMFM GIS Italia, il CISIS–CPSG ed il progetto smeSpire organizzano per favorire la condivisione di metodi e soluzioni operative per l'armonizzazione dei datasets spaziali. Con particolare riferimento all'interoperabilità a livello regionale.

I seminari sono gratuiti e si terranno solo su web (si usa chiamarli webinar), in modo che chiunque possa parteciparvi.
Il primo è quello di mercoledì 23 ottobre, dalle 11:00 alle 13:00.
Tutte le informazioni sono qui.
E qui ci si iscrive al webinar.

Ai webinar sono invitate le Regioni e altri enti locali, perché sono ovviamente i soggetti interessati dalla Direttiva; ma anche le piccole e medie imprese del settore della Geo-ICT attive nel supportare i processi connessi all’implementazione della Direttiva INSPIRE, ricercatori e professionisti.

Il seminario si chiama "INSPIRE come opportunità". Nella presentazione dell'incontro si legge:
...è possibile ed è utile vedere INSPIRE non come un ulteriore carico burocratico che si abbatte su regioni e enti locali, ma come un insieme di metodi e tecnologie utili per risolvere problemi di interoperabilità dei dataset spaziali che in primo luogo riguardano, molto operativamente, proprio regioni, comuni e gli altri enti che operano sul territorio, e solo dopo il livello nazionale o europeo. 
Quindi un'opportunità per chi gestisce l'informazione geografica, certamente.

E' ovvio però che si tratta di un'opportunità anche per imprese e professionisti. 34 temi per 19 regioni, 110 province e più di 8.000 comuni, senza contare tutti gli altri produttori di dati geografici in Italia: tutti dati da armonizzare nei prossimi anni. C'è tanto lavoro da fare, e ce n'è per tutti.

E' per questo motivo che ho lanciato una proposta agli amici che stanno organizzando il ciclo di seminari su INSPIRE: se nel primo incontro di mercoledì 23 passiamo in rassegna le esperienze di rilievo , già in occasione del secondo appuntamento possiamo metterci in gioco.
Scegliamo qualche dataset con licenze aperte tra quelli che le amministrazioni regionali rendono disponibili, e proviamo a renderli conformi alle data specification di INSPIRE: il 20 novembre poi ci confrontiamo sui risultati, sugli strumenti utilizzati e sui problemi incontrati, che siano di tipo tecnico o applicativo.

Questa è, secondo me, una vera opportunità per i professionisti e le imprese, che hanno l'occasione di confrontarsi con un'esigenza reale del mercato. E farsi trovare pronti, quando crescerà la domanda, e sarà importante sapere chi sa fare cosa.

Appuntamento a mercoledì 23. Keep calm and... inspire!